Le aziende stanno iniziando a considerare l’utilizzo di servizi di cloud pubblico da provider come Amazon, Azure, Rackspace e HP per il proprio business. Il Cloud ibrido è una soluzione flessibile che combina i vantaggi del Cloud pubblico, come costi e scalabilità, e del Cloud privato, come sicurezza e personalizzazione, con il vantaggio aggiuntivo di poter scegliere l’infrastruttura più adatta ai carichi di lavoro e scalare le risorse in base alle esigenze. In particolar modo, in applicazioni o contesti in cui il flusso e/o la quantità di dati è molto variabile, come ad esempio nelle sensor network in ambiente Internet of Things, è necessario poter contare su un’infrastruttura che si adatti a tali oscillazioni di carico e sia quanto più aderente possibile agli standard di sicurezza più avanzati.
Il problema principale nell’utilizzo di soluzioni ibride è capire quando conviene posizionare il carico di lavoro e i dati su infrastrutture pubbliche (off-premises) piuttosto che private (on-premises), poiché per la scelta di ciascun Cloud Provider, esistono una serie di decisioni che devono essere prese sia inizialmente e sia durante l’utilizzo.
Qualsiasi passaggio al cloud richiede di capire in tempo reale il “consumo” di un’applicazione (risorse disco, RAM,CPU, rete, ecc.), così come ogni livello dell’infrastruttura sottostante che lo supporta. Quindi è necessario progettare e sviluppare un software automatico che possa guidare l’utente finale nella scelta del corretto posizionamento e dimensionamento del carico di lavoro in tempo reale e che garantisca le prestazioni ottimali di qualsiasi carico di lavoro su qualsiasi Cloud.
L’idea di Smart-Hybrid è quella di realizzare una piattaforma di integrazione dei servizi di cloud pubblico e di cloud privato in modo strutturato, come se fossero un’unica infrastruttura cloud. La piattaforma permetterà, anche ad utenti meno esperti, di avere dei suggerimenti sul corretto posizionamento (cloud pubblico o privato) dei dati e/o applicazioni in modo da avere maggiori benefici in termini di costi, performance e sicurezza. Il tutto viene realizzato tramite una interfaccia olistica, che consente di gestire facilmente ed intuitivamente l’intera infrastruttura.
Il progetto Smart-Hybrid è specificamente rivolto alle piccole e medie imprese, o agli enti pubblici locali, che non hanno le risorse per poter supportare internamente tutti i dati ed i servizi computazionali, ma non vogliono nemmeno esportare tutte le proprie risorse all’esterno su Cloud pubblici, per motivi legati alla privatezza dei dati al pieno controllo delle risorse ed alla normativa vigente (esempio il divieto di mantenere dati riservati su siti esteri). Allo stesso tempo, però, tali aziende hanno bisogno di disporre della flessibilità necessaria per adattare le risorse computazionali alle opportunità di business sempre cangianti. Smart-Hybrid è una soluzione che consente di armonizzare l’utilizzo di risorse interne con la possibilità di esportare una parte dei dati e dei servizi su Cloud pubblici.
La soluzione proposta è finalizzata all’ottenimento di un’innovativa piattaforma software da utilizzare per il corretto utilizzo e posizionamento delle risorse di calcolo in infrastrutture cloud pubbliche e private.
Il progetto Smart-Hybrid costituisce da una parte una naturale prosecuzione del progetto EcoMultiCloud, dall’altra parte intende apportare dei significativi adattamenti e miglioramenti per rivolgere il prodotto ad un settore di business che è esploso in questi ultimi mesi, cioè quello del cosiddetto “Hybrid Cloud”. Se infatti il prodotto EcoMultiCloud è rivolto ai data center geografici, composti da più siti, di grandi aziende, per lo più internazionali, il progetto Smart-Hybrid è specificamente rivolto alle piccole e medie imprese, o agli enti pubblici locali, che non hanno le risorse per poter supportare internamente tutti i dati ed i servizi computazionali, ma non vogliono nemmeno esportare tutte le proprie risorse all’esterno su Cloud pubblici, per motivi legati alla privatezza dei dati al pieno controllo delle risorse ed alla normativa vigente (esempio il divieto di mantenere dati riservati su siti esteri). Allo stesso tempo, però, tali aziende hanno bisogno di disporre della flessibilità necessaria per adattare le risorse computazionali alle opportunità di business sempre cangianti. Smart-Hybrid è una soluzione che consente di armonizzare l’utilizzo di risorse interne con la possibilità di esportare una parte dei dati e dei servizi su Cloud pubblici.
Risulta evidente che il principale obiettivo strategico della presente proposta di progetto riguarda la realizzazione di attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, finalizzata all’ottenimento di un’innovativa piattaforma software da utilizzare per il corretto utilizzo e posizionamento delle risorse di calcolo in infrastrutture cloud pubbliche e private integrata con un framework di Internet of Things.
Il prodotto Smart-Hybrid potrà sfruttare molte delle funzionalità sviluppate in EcoMultiCloud, ad
esempio la migrazione remota di applicazioni e virtual machine da un sito all’altro, ed il consolidamento del carico così da poter mettere i server non utilizzati in modalità a basso consumo.
Tuttavia sarà necessario lo sviluppo di importanti modifiche sia tecniche che di ottimizzazione degli obiettivi di business.
Dal punto di vista tecnico l’impegno sarà soprattutto orientato alla definizione di nuove politiche per la distribuzione del carico. In ambito Hybrid, infatti, occorre conto del differente impatto, in termini di costi e risorse utilizzate, che ha il workload nell’ambiente: nel cloud pubblico si paga per le risorse assegnate, indipendentemente dalla loro quota di utilizzo, mentre nel cloud privato le risorse occupate sono quelle effettivamente utilizzate. D’altro canto il cloud privato ha il principale limite della flessibilità dell’ambiente, in quanto occorre acquistare nuovo hardware per far fronte ad aumenti di workload, mentre nel cloud pubblico si ha a disposizione un’infrastruttura “infinita”. In questo ambito è necessario caratterizzare un modello di costo per permettere all’utente di scegliere fra l’acquisto di nuovo hardware o noleggio di risorse su cloud pubblico.
I dati necessari per la realizzazione del modello e la sua conseguente applicazione consistono in: (i) dati riguardo la struttura del data-center e delle virtual machines (inventory), comprendenti le relazioni e la gerarchia fra le varie entità (cluster/host/virtual machines); (ii) dati di utilizzo delle risorse delle singole virtual machines quali ad es. CPU, RAM, bandwidth, disco; queste informazioni in genere sono offerte dalla piattaforma di vistualizzazione (es. VMWare VCenter) e devono essere collezionate in automatico dal prodotto; (iii) dati riguardanti la tariffazione delle risorse sul cloud pubblico, suddivise per caratteristiche e tipologia.
Possono essere tariffate sia risorse fisiche (host) che le risorse virtuali (virtual machines); (iv) dati riguardanti i costi del data center privato, es. costi hardware, costi di licenze software, costi di manutenzione, costi del personale, costi per locali e costi energia. I dati collezionati costituiranno l’ input del prodotto che avrà la possibilità di effettuare un’allocazione ottimale e dinamica del carico in base agli obiettivi di business selezionati dall’utente (es. risparmio sui costi, o performances assurance). Inoltre i dati raccolti saranno utilizzati dal tool di recommendation per l’allocazione ottimale delle risorse rispetto ad una granularità temporale maggiore (es. durata di un progetto). Il primo prodotto è un tool completamente automatico ed adattativo, le scelte di allocazione del carico vengono effettuate in tempo reale ed eseguite in automatico (real-time adaptation). Il prodotto terrà conto di eventuali downtime introdotti, cercando di minimizzare l’impatto nella degradazione del QoS percepito dagli utenti. Il tool di recommendation si prefigge il compito di fornire all’utente una serie di raccomandazioni circa la distribuzione del carico fra il proprio datacenter ed uno o più cloud provider, secondo le caratteristiche intrinseche del carico di lavoro (es. tipo di applicazioni, performances assurances, risparmio sui costi).
Per quanto riguarda l’ottimizzazione del business sarà necessario considerare alcuni parametri che non sono presenti in un ambiente multi data center interamente proprietario. Per esempio, il calcolo dei costi dovrà considerare il costo del noleggio delle risorse virtuali di un Cloud pubblico, anche comparando i servizi ed i costi offerti dai vari provider, e dovrà raffrontare tali costi con quelli di consumo dell’energia delle risorse interne, al fine di valutare in ogni momento il giusto compromesso nell’uso di risorse computazionali interne e pubbliche.
Eco4Cloud, con l’apporto dei partner, è in grado di produrre questa soluzione utilizzando le tecnologie innovative di virtualizzazione e di orchestrazione già commercializzate per piattaforme Cloud non ibride.
L’architettura del sistema è la seguente:
Il progetto è costituito da 6 WP e ciascuno di essi avrà una serie di obiettivi e risultati attesi oltre agli output che si concretizzano in deliverable, prototipi, dimostratori.
- WP0: Project management and business model. Analisi, definizione e controllo del progetto mediante l’applicazione di metodologie di project management
- WP1: Definizione e implementazione di un modello per l’ottimizzazione e l’analisi delle performance di una piattaforma Hybrid Cloud integrata con un framework di Internet of Things. Progettare una piattaforma completa capace di gestire il carico computazionale su tre livelli gerarchici
- WP2: Progettazione di un framework per l’Hybrid cloud. Progettazione dell’architettura logica e delle funzionalità del sistema
- WP3: Analisi e implementazione delle procedure di sicurezza in ambiente Hybrid Cloud. Studio delle tecnologie e delle problematiche richieste per mettere in sicurezza l’Hybrid Cloud.
- WP4: Implementazione e sviluppo del framework per l’Hybrid cloud. Sviluppo del framework con l’integrazione delle procedure di sicurezza ed implementazione del tool dei suggerimenti sul migliore posizionamento (cloud pubblico o privato) dei dati e/o applicazioni.
- WP5: Pilot & Use cases. Applicazione di quanto realizzato nell’ambito Hybrid Cloud per dati prelevati da piattaforme eterogenee sensoristiche indirizzabili che sfruttano il paradigma Internet of Things.
Raffaele Giordanelli
Cofounder, CEO and CTO
Raffaele Giordanelli was one of the Eco4Cloud’s founders and he managed the first growth of the company, working in particular on prototyping business solutions, raising capitals (DPixel, Principia II and Tim Ventures invested in Eco4Cloud) and securing important clients.
Previously Researcher at the Institute of High Performance Computing and Networking of the Italian National Research Council (ICAR-CNR). His research interests include grid and cloud computing, P2P networks and bio-inspired computing. After his first publications, he grew passionate about startups, and he is well-known into the italian startup community.
Ivana Pellegrino
Co-founder and CFO
Graduated in Economics, Entrepreneur, Business Consultant and Advisor.
Broad experience in IT Projects, especially ERP solutions. She holds the ISIPM Certification from the Italian Institute of Project Management.
Ivana covers the full spectrum of corporate governance and corporate finance, and specializes in granting public funds for Italian and international projects, and in administration and financial accounting.
Demetrio Laganà
Head of Product and Technical Architect
Graduated in computer science engineering in 2013, he followed a professional master’s program – Expert in Design and Development of Services and Open Source Software in the context of Smart Cities – DIMES, University of Calabria, achieving the title of: “Industrial researcher expert in the design and implementation of innovative software solutions for the integration and management of data processes and services.“
He starts working in Eco4Cloud Srl at the end of 2013 as backend developer, now is responsible of the design of the product. He has improved the knowledge of virtualization technologies such as VMWare / AWS and leads the dev team applying agile methodologies (i.e. Kanban). Expert in software modelling, architecture and DB design, and Java programming.
Giovanni Lupi
Senior System Administrator
Computer Engineer and Master in Telematica ed Applicazioni Multimediali at Politecnico of Turin. From 1997 to 1999 he worked at Pitagora spa as junior system administrator.
From 1999 to 2012 he worked at CM Sistemi sud as Senior System administrator managing big IT infrastructures such as Carime Bank, Calabria Region, Ministry of Justice. Virtual Technologies specialist (vmware, Azure, openstack). Since 2012 he has been working at Eco4cloud srl as Senior System administrator, technical support responsible and he is specializing in cloud technologies such as AWS.
Carmine De Napoli
Senior Developer
Computer Engineer. From 2003 to 2004 he worked at Thematica SRL as Software Developer and DBA. From 2004 to 2012 he worked at Methodi SRL as a Senior Software Developer and Team Leader, managing projects for the Ministry of Infrastructures, the Italian Register of dams and for the management of the logistics of Gioia Tauro port.
Since 2012 has been working at Eco4cloud SRL as senior developer. Expert in Java/PHP, DB modelling, frontend technologies such as JQuery/Ajax, and MVC framework Spring.
Leonardo Spataro
Senior Developer
Graduated in computer science engineering in 2010, previously he worked in Aubay SpA at BNL-BNP Paribas group as software designer and developer, using UML and Rational Software Modeler, Java/J2EE, Javascript, XML and HP Autonomy and at ABI Lab involved in development part, planning and tasks estimation, functional and technical analysis, using Java 5, Spring, Struts 1, Liferay 6.1, HTML 5, Javascript (jQuery, AlloyUI), MySQL 5.
Since 2014 he has been working at Eco4cloud SRL as senior developer, now is responsible for quality control. His research interests include multi-agent systems and swarm intelligence.
Eco4Cloud è uno spin-off dell’Istituto di Calcolo e Reti ad Alte Prestazioni (ICAR) Consiglio nazionale delle ricerche di Italia (CNR) e dell’Università della Calabria. L’azienda nasce nel 2011. Eco4Cloud offre soluzioni innovative per modernizzare i Data Center e sfruttare le potenzialità del Cloud Computing, al fine di ottenere una maggiore efficienza, garanzie di alta qualità di servizio per le applicazioni eseguite nel data center, ed un significativo risparmio energetico e di costi. Tutte le soluzioni di Eco4Cloud mirano a prevenire situazioni di possibili sovraccarichi e, grazie alla gestione automatizzata, riducono l’onere relativo all’amministrazione ed al monitoraggio del data center. Il risultato principale che Eco4Cloud si aspetta dalla riuscita di questo progetto, è di accrescere il suo portfolio di offerta di prodotti su un mercato sempre più in evoluzione che è quello del Cloud ed in particolare portare tutta la sua esperienza nel campo del cloud ibrido per produrre una piattaforma altamente innovativa questo campo.
L’ICAR/CNR ha tre sedi, Rende, Napoli, Palermo e conta numerose collaborazioni nazionali e internazionali con Università, Enti di Ricerca, enti pubblici e imprese private che operano nel settore dell’ICT e delle sue applicazioni. L’attività prevista nel presente progetto sarà principalmente svolta dal laboratorio SpeedyLAB che afferisce alla sede di Rende. Il laboratorio Speedy si occupa di indagare i principi, i modelli, le metodologie e gli strumenti necessari per la progettazione e sviluppo di sistemi ad alte prestazioni, distribuiti e pervasivi. Ha l’interesse nel partecipare a questo tipo di iniziativa di ricerca industriale e di trasferimento tecnologico nella quale i risultati di ricerca possano essereutilizzati con profitto in tecnologie destinate al mercato Cloud e Internet Of Things
SenSysCal è uno spin-off dell’Università della Calabria fondato, nell’aprile del 2010, da 6 soci: Giancarlo Fortino, Domenico Grimaldi, Domenico Luca Carnì, Francesco Lamonaca, Raffaele Gravina e Antonio Guerrieri. Gli innovativi servizi offerti dall’azienda derivano dai risultati di ricerca accademica ottenuti nell’ambito delle reti di sensori wireless (Wireless Sensor Networks, WSN) e Internet delle Cose (Internet of Things, IoT). Tramite questo progetto SENSYSCAL porterà la sua esperienza nel campo dell’Internet of Things all’interno di tematiche legate al Cloud Ibrido. Il risultato sarà quello di dimostrare l’importanza e l’applicabilità di quanto realizzato nell’ambito Hybrid Cloud per dati prelevati da piattaforme eterogenee sensoristiche indirizzabili che sfruttano il paradigma Internet of Things, argomento di grande importanza e sviluppo in questi ultimi anni e facendo un grosso passo in avanti dal punto di vista del business
DSTech è una società di Information Technology, fondata nel 2008 da un gruppo di professionisti con alle spalle esperienze in importanti realtà come IBM, CSC, Oracle e Telecom Italia. Nel corso degli anni, DsTech ha maturato numerose consulenze e progetti con aziende di fama come Accenture, PricewaterhouseCoopers, Reply, Avanade, PosteItaliane, Unicredit. Come società impegnata in ricerca e innovazione, DsTech partecipa ai progetti Horizon 2020 anche con partner come Engineering, IBM, BBC ecc. Al futuro DsTech guarda con lungimiranza, volendo investire nel Sud Italia, in particolar modo aprendo una sede in Calabria, regione che ospita un fervente ecosistema nel settoredell’Informatica con più del 40% di start-up di IT in Italia e realtà come L’UNICAL, il Polo di Innovazione IT e il Distretto di Cyber Security. In questo ambiente, e con questi presupposti, opereremo noi con i nostri partner nell’ambito del progetto Smart-Hybrid. L’analisi è necessaria e fondamentale per ottenere una conoscenza sufficiente ad implementare delle soluzioni che riducano la pericolosità delle minacce in ambiente cloud. Tra gli obiettivi di DSTECH, quindi, c’è quello di acquisire conoscenze e competenze in tale ambito. In particolare, essendo la tecnologia Hybrid Cloud giovane e varia, è necessario comprendere quanti più aspetti possibili riguardo la varietà di attori che potranno interagire in tali sistemi. Questo ci permetterà di acquisire le risorse necessarie per affrontare le minacce che potrebbero generarsi in questo contesto così vario ed importante. Il risultato che DSTECH si aspetta da questa esperienza sarà quello di avere persone altamente specializzate nel campo della sicurezza dei dati nel cloud aumentando cosi’ la competitività sul mercato con un conseguente sviluppo dell’azienda stessa